Elena e Fabio dopo anni di lavoro dipendente, realizzano
il loro sogno: aprire un locale tutto loro. Tutto procede bene,
ma al solito qualcosa và storto…
Allacciate le cinture, non si sa da dove si passa e dove
si và, ma si parte…Ozpetek torna all'ambientazione a lui
più congeniale, i rapporti di amicizia e amorosi, con una
commedia amara, all'apparenza leggera, passando dalle
Fate Ignoranti fino Saturno Contro. Una donna forte
trascinatrice del gruppo che si lascia ammaliare
dall'intollerabile irrazionalità del sentimento amoroso.
L'assecondazione degli eventi trova senso solo
nell'ineluttabilità degli stessi, così, in maniera naturale
e irrevocabile. Il viaggio li vede spettatori, obbligati a
sostenere il gioco, malgrado loro stessi. Non c'è scampo,
mai. Il regista ci guida in una comunità a lui prediletta fatta
di forti legami quasi indissolubili, nel quale provare a
disegnare la propria strada. La coscienza non è individuale
ma collettiva, le decisioni si prendono all'interno della
"tribù", che pare l'unica forma di salvezza. Soli si muore
molto prima della morte reale, e se anche dovesse succedere prematuramente il viaggio si è compiuto nei migliori dei modi.
Kasia Smutniak diretta bene sembra aver trovato nuova linfa.
disegnare la propria strada. La coscienza non è individuale
ma collettiva, le decisioni si prendono all'interno della
"tribù", che pare l'unica forma di salvezza. Soli si muore
molto prima della morte reale, e se anche dovesse succedere prematuramente il viaggio si è compiuto nei migliori dei modi.
Kasia Smutniak diretta bene sembra aver trovato nuova linfa.
3 Stelle