Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore
è un uomo sensibile e complesso che si guadagna da
vivere scrivendo lettere personali e toccanti per conto
di altri. Depresso per la fine del suo matrimonio,
Theodore scopre la possibilità di una nuova relazione
amorosa grazie all'incontro con Samantha, un nuovo
e sofisticato sistema operativo, un computer...
Lei è un film che parla di come gli esseri umani
abbiano bisogno di non sentirsi soli. E' un film che
penetra, fino a sfiorare il melenso e il patetico, quel
sentimento che è universalmente riconosciuto ma che
è una pazzia, l'innamoramento. Da qui la metafora
creata dallo splendido soggetto e sceneggiatura
(premiata con l'oscar), di quello che le persone si creano
e immaginano nella loro testa quando sono posseduti dal
morbo dell'innamoramento. Le inquadrature di Jonze,
magistralmente fotografate da Van Hoytema ci portano
esattamente dentro un mondo etereo, futuribile e
poeticamente allienato in perfetta sintonia con il delirio
di Theodore. L'interpretazione di Phoenix
non lascia scampo in qualità di immedesimazione
e bravura. Perfetto connubio tra poetica del sentimento
e lacerante debolezza.
5 Stelle