con una famiglia felice. Un giorno
comincia a dimenticare le cose
ed a perdersi nei posti a lei consueti…
Fare un film sulla malattia è sempre
difficile, perché lo spettatore può
identificarsi e non accettare la risonanza
dentro di lui che può creare sofferenza e
quindi rifiuto. Qui la sfida è stata vinta alla
grande, forti di una grande interpretazione
di Julienne Moore (in odore di Oscar)che
ha reso la sceneggiatura fruibile senza nessuna
sbavatura, umana ed umanizzante. Un
grande gruppo per un buon film.
5 Stelle