"Il cinema è l'arte più potente per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell'anima"
Speciale Bobbio Film Festival 2013
E la chiamano Estate Paolo Franchi 2012
Dopo l'incipit il film si apre con la
visione di un appartamento bianco,
tutto e bianco, mobili, pareti, pavimento.
Il bianco come colore della morte che
si consuma. Una coppia abita questo
appartamento, ma non è una coppia normale.
Lui fa del sesso con tutti fuorchè con la sua
compagna. Una regia lucida, senza fronzoli.
Dialoghi e inquadrature essenziali. Franchi
ci dà la sua versione di abbandono.
3 stelle