In questa estate povera di nuove uscite
cinematografiche, la mia attenzione và ad
un libro uscito nel 2014 per Einaudi, di uno
scrittore veneto, profondamente veneto.
Daltro canto un libro non è molto diverso
da un film. Si racconta una storia, una storia
inventata, frutto di immaginazione. Con personaggi,
dialoghi e scenari. Cambia la proiezione, che non
è su uno schermo, ma dentro la testa del lettore.
Maino scrive per esigenza, il suo tratto è veloce,
fulmineo, viscerale. Senza una trama precisa, qui
non vi una "storia", ma più semplicemente la descrizione
di situazioni, posti, stati d'animo e visioni del suo alter
ego Michele Tessari dentro il profondo nord-est, il veneto
orientale. La descrizione di un popolo, di una comunità di
un sistema di pensare e vivere al vetriolo. La lettura ti lascià
senza fiato per l'uso della sintassi che rincorre se stessa e
rotola travolgendo tutto. Graffiante, iconoclasta e caustico
demolisce dal di dentro la zona più ricca d'Italia e i suoi
abitanti, un esempio per il mondo intero. Il Nord-est Italiano.
Non risparmiando niente e nessuno, neppure se stesso.
Oserei dire "necessario"...Premio Calvino 2013
4 Stelle
Dal libro è nato un reading teatrale: con Mirko Artuso,
Giuliana Musso, Patrizia Laquidara e la Piccola Bottega Baltazar
Regia di Mirko Artuso.
Ecco alcune date:
22/01/2016 - Arzignano VI
16/04/2106 - Chiuppano VI
21/04/2016 - Rubiera RE