Robin Williams, uno di noi

Ridere è contagioso, 
ed è la migliore medicina
Patch Adams
Robin Williams, un fratello maggiore che è entrato 
in seminario ma un anno prima di diventare prete se 
ne è scappato. Questa è l'immagine che ho di Robin 
da sempre. Un fratello maggiore pieno di entusiasmo 
e di saggezza indotta da qualche cosa di 
soprannaturale. Perché Robin aveva una luce dentro 
che veniva da qualche posto non conosciuto. 
E con questa luce ha illuminato molte interpretazioni 
(forse le più popolari degli ultimi vent'anni). Non 
solo un grande attore, ma quasi un taumaturgo, 
pensiamo a L'Attimo fuggente, Patch Adams, 
L'Uomo Bicentenario, passando a Will Hunting
Ha attraversato generazioni di uomini e donne illuminando 
certi posti bui dell'anima, e da qui il suo successo planetario 
di indiscusso uomo e attore dalla parte dell'umano che più 
umano non si può. Cinquantasei film in carriera di cui almeno cinque indimenticabili, un Oscar come miglior attore e milioni di persone che si sono commosse con le sue interpretazioni, ne fanno più di un'attore di Hollywood ma un'icona del sentire comune e del "cogliere l'attimo". Uno che è arrivato dalla gavetta, uno che ha fatto i night club e i cabaret per anni. Prima di approdare alla tv che lo ha lanciato, chi non ricorda Mork e Mindy. Insomma uno di noi e per noi. Cercare di interpretare la sua morte prematura è tentativo vano, perché, si sà, persone come lui che sono salite così in alto nell'olimpo delle stars mondiali sono esposte a energie, pressioni e tentazioni che a noi non è dato sapere. In antichità i Greci paragonavano gli attori ai medici ed addirittura che fossero dei santi, di sicuro il più vicino a questa definizione e Robin. Robin Williams è morto, viva Robin Williams.

L'attore, 63 anni, è stato trovato morto suicida nella sua casa di Tiburon in California, nella baia di San Francisco. Soffriva da tempo di depressione e alcolismo.

La Mia Classe - Daniele Gaglianone 2013

Un Maestro dà lezioni di italiano ad un gruppo 
di immigrati, ma deve fare i conti
con permessi di soggiorno e diversità etniche, 
assediato dalla propria incapacità
di far fronte alla situazione...
Gaglianone affonda il piede nell'acceleratore 
della sua coscienza politica di fare cinema.
Dopo i pregevoli I Nostri Anni, Nemmeno il Destino e
Ruggine. Mette in scena aiutato da Valerio Mastandrea 
dell'apocalisse morale che sono le leggi
che regolano l'immigrazione in Italia. La tristezza 
del personaggio di Mastandrea è pari
solo all'incapacità dello stesso di reggere la vacuità 
del suo ruolo, l'insegnante di italiano
ad un gruppo di immigrati. Un docu-film che rinuncia 
ad un procedere narrativo convenzionale,
e predilige un approccio empatico, umanizzante, 
palesemente di buon senso. Lo spettatore
in breve si sente partecipe e solidale con il gruppo, 
aldilà dello sviluppo narrativo. Dove finisce la finzione, 
al limite della diegesi, inizia la realtà e viceversa, senza fine di continuità. Già 
dall'incipit del film si vede che non c'è futuro, ne per gli 
studenti ne per l'insegnante. Perché se da una parte gli 
immigrati hanno la spada di Damocle del permesso di 
soggiorno, l'insegnante senza studenti che cosa é ?
Tutto lo sviluppo della narrazione ci riporta ai valori 
primari dell'esistere su questo pianeta,
dove in teoria non ci sono ne frontiere ne razze. Solo 
necessità di sopravvivere in maniera dignitosa. La Mia 
Classe, nel suo piccolo mette in risalto proprio questo. 
Esseri umani, delimitati da leggi e regole che non hanno 
niente a che fare con l'umano, con la solidarietà, con il diritto 
alla vita.


5 Stelle

Un insolito naufrago nell'inquieto mare d'Oriente - Sylvain Estibal 2011

Un pescatore palestinese si ritrova sulla barca
un maiale vietnamita, da qui le peripezie per
sbarazzarsene essendo proibita dalla
propria religione la carne di porco…
Non lasciatevi ingannare dal titolo chilometrico
alla Wertmuller, si tratta di una commedia leggera
e divertente con delle trovate niente male. Il regista 
uruguaiano mette in scena una storiella che è un 
grido di rabbia per ridare ossigeno a israeliani e 
palestinesi, mostrando l'assurdità della situazione 
in palestina. Un'angolazione umana e burlesca 
senza riguardi per nessuno. Un maiale al posto 
della colomba della pace.


4 Stelle

Allacciate le Cinture - Ferzan Ozpetek 2014

Elena e Fabio dopo anni di lavoro dipendente, realizzano 
il loro sogno: aprire un locale tutto loro. Tutto procede bene, 
ma al solito qualcosa và storto…
Allacciate le cinture, non si sa da dove si passa e dove 
si và, ma si parte…Ozpetek torna all'ambientazione a lui 
più congeniale, i rapporti di amicizia e amorosi, con una 
commedia amara, all'apparenza leggera, passando dalle 
Fate Ignoranti fino Saturno Contro. Una donna forte 
trascinatrice del gruppo che si lascia ammaliare 
dall'intollerabile irrazionalità del sentimento amoroso. 
L'assecondazione degli eventi trova senso solo 
nell'ineluttabilità degli stessi, così, in maniera naturale 
e irrevocabile. Il viaggio li vede spettatori, obbligati a 
sostenere il gioco, malgrado loro stessi. Non c'è scampo, 
mai. Il regista ci guida in una comunità a lui prediletta fatta 
di forti legami quasi indissolubili, nel quale provare a
disegnare la propria strada. La coscienza non è individuale
ma collettiva, le decisioni si prendono all'interno della
"tribù", che pare l'unica forma di salvezza. Soli si muore
molto prima della morte reale, e se anche dovesse succedere prematuramente il viaggio si è compiuto nei migliori dei modi.
Kasia Smutniak diretta bene sembra aver trovato nuova linfa.

3 Stelle



Il cinema oltre...

In attesa che l'estate finisca e ci consegni 
Kick Ass
la nuova stagione di film proviamo ad
analizzare tre pellicole del recente passato
che in qualche modo hanno segnato una
rottura:





Tre pellicole che come protagonisti hanno adolescenti o teen-ager. Tre pellicole diverse tra di loro ma animano un sostanziale pensiero.
Registi e produttori aldilà dell'oceano sono impazziti ? O il sacro spirito
del genio si è imposessato di loro. Vediamo di fare chiarezza.
Reduci da film come le saghe di Harry Potter e La compagnia dell'Anello,
qui si fa un sobbalzo sulla sedia. Tette, sangue, crudelta, violenze
psicologiche senza indugi. Tutto cio che per anni era retaggio dei film
per giovani ora si è spostato verso il basso. Eroi ed eroine sempre più
giovanissimi, emancipati, liberi. In tutti e tre fanno a gara a chi misceli più
generi, tutto è riciclato gia visto, preso a prestito, adirittura con le musiche
di Ennio Morricone (nel finale di Kick Ass). Il motore della spettacolarità
spinto al massimo, lo spettacolo per lo spettacolo indefesso.

La componente sensuale nel film di Korine (Spring Breakers) è pari alla crudelta
di Hunger Games ed alla sanguinaria protagonista di Kick Ass.
Come nuovo diktat le immagini forgiate sanno di visto e rivisto
su più piattaforme del'immaginario visivo. Uma Turman di Kill Bll
è diventata giovanissima (Kick Ass), le femmine di Russ Meyer divenute
della porta accanto sbarbine (Spring Breakers) e Milla Jovovich 
di Ultraviolet eroina divenuta anch'essa in erba (Hunger Games). 

Spring Breakers
Ma mentre Spring Breakers si può vantare di una ricerca accurata delle
immagini e del'immaginario, Kick Ass sposta solo l'età degli eroi
verso il basso riducendone l'indulgenza emotiva. Nel caso di Hunger Games la commistione dell'immaginato corrente si sposta sulla tv in un reality dirompente e apocalittico.

Non esiste limite alla progressione narrativa, ma la produzione di
materiale visivo non apporta novità o originalità se non di spostare
l'utenza fruitrice a componenti esenti in passato, o perlomeno più
salvaguardato. La Walt Disney sembra stia brancolando nel buio in preda
a crisi esistenziale.

l cinema che ricicla se stesso cambiandone le sembianze
cercando utenti "nuovi"...resisteranno i nostri eroi ?
Hunger Games


Ida - Pawel Pawlikowski 2013

Polonia, 1962. La 18enne Anna, un orfana 
cresciuta in convento, ha deciso di farsi suora. 
Tuttavia, poco prima di prendere i voti, scopre 
di avere una zia ancora in vita, Wanda, la sorella 
di sua madre. Insieme a lei la ragazza affronterà 
un viaggio alla scoperta del proprio passato: 
scopre, infatti, di avere origine ebraiche e che 
il suo vero nome è Ida…La qualità del film è la 
splendida fotografia in bianco e nero in proporzioni 
di film d'altri tempi, quadrato (1:1.33) che da sola
vale la visione. Una storia ambientata in uno dei
regimi grigi e vacui del dopoguerra. Due donne
che non si conoscono, ma si rispettano in cerca
di un senso dilatato e irraggiungibile. Il regista
ci regala una messa in scena pulita, chiara per
tempi e inquadrature quasi ad indicare una via
più semplice ma al tempo stesso sofisticatissima.      

5 Stelle
Paperblog

We are the Best - Lucas Moodysson 2013

Stoccolma 1982. Bobo, Klara e Hedvig sono tre ragazze
di 13 anni costrette a prendersi cura di se stesse da sole
troppo presto. Coraggiose e toste quanto confuse e fragili,
le tre amiche decidono di mettere su un gruppo punk,
anche se tutti dicono che il punk è morto…Gentile
commedia a tratti divertente sulle vicissitudini di tre
ragazzine decise a creare un gruppo punk nella
perbenista società Svedese. Moodysson
già regista di Fucking Amal abituato a scrivere ed
a dirigere ragazzini, ci porta la stessa superficialità
di trattare i temi e la volontà di creare prodotti
rassicuranti e gradevoli. Bravissime le tre interpreti.

3 Stelle

The Congress - Ari Folman 2013

In un futuro non troppo lontano, Robin Wright, 
attrice che interpreta se stessa viene
convocata dall'unica casa di produzione cinematografica
rimasta per un nuovo contratto. Dovrebbe cedere i diritti 
della sua immagine e del suo lavoro di attrice per essere 
scannerizzata da un computer, in maniera che lei non 
dovrà più essere presente sul set fisicamente, 
perchè tutto sarà creato al computer…Quello che già ora 
succede in parte dentro agli studios, qui è portato alle 
estreme conseguenze. L'attore scannerizzato non serve 
più, il computer farà fare loro tutto ciò che i potenti delle 
mayor desiderano e bramano. Il sogno di tutti i produttori, 
fare cinema senza le noie, le pretese i contrattempi
che gli attori in quanto esseri umani, creano. Il creatore di 
Valzer con Bashir torna sul luogo del delitto e inserisce 
nel nuovo film una buona ora di animazione, fra Yellow 
Submarine e i fratelli Fleischer, lisergica e coloratissima.
Non raccoglierà i consensi del film precedente, ma la 
capacità di dare un taglio personalissimo al racconto per 
immagini, quale il cinema è, non può che sbalordire. Un 
attacco a tutto quello di esogeno porta in un'altra
realtà, la chimica in primis, ma il cinema e la cultura attuale
della creazione di immagini, a tutti i livelli non è meno 
responsabile. Per cinefili esigenti.


4 Stelle

Maps to the Stars - David Cronenberg 2013

Agatha arriva a Los Angeles dalla Florida,
decisa a trovarsi un lavoro ed a cambiare vita,
ma ben presto scopriremo che c'è bel altro dietro
un apparente semplice trasferimento a caccia di
stars…Una manciata di esseri umani avvitati su
stessi e sul loro passato, con la caratteristica di
non nutrire nessun tipo di affetto tra di loro.
Cronenberg e sceneggiatore ci mostrano una Hollywood,
teatro delle peggior specie di esseri umani e sembra
abbiano scoperto l'acqua calda, forse un po' distratti dal
fatto che tutto l'occidente, si muove ormai su
tali motivazioni. Si concentra sul modo di creare immagini
di Hollywood tanto da far uccidere da Agatha proprio la
macchina da presa che crea realtà ormai semplicemente
autocelebrative che hanno poco ho niente da dire.
Il film si sorregge sull'interpretazione di Julianne Moore,
perfetta nel ruolo di attrice e di essere umano schizofrenico,
preda delle proprie paranoie e di visioni del passato.
Per certi peccati non c'è redenzione, solo l'autodistruzione.
E Hollywood è fucina di peccati, specie verso il cinema.
Meditate gente…


4 Stelle

Tango Libre - Frédéric Fonteyne 2012


Il secondino JC è un uomo senza vita, sepolto 
dalle regole. Nondimeno, una passione lo anima: 
il tango. E proprio a una lezione di tango conosce 
Alice, i due ballano insieme e l'intesa è perfetta. 
Il giorno successivo, fatto inaspettato, JC ritrova 
Alice proprio in prigione. Lei, infatti, è la donna 
di due detenuti…Un film sulla femme fatale, 
sui rapporti "aperti, sull'inesplicabilità del rapporto 
amoroso. Ma è solo un tentativo mal riuscito. 
Il regista Fonteyne fa del suo meglio per tenere 
insieme una sceneggiatura che fa il verso ad Almodovar,
(scritta dalla consorte e protagonista della pellicola)
ma zoppica e non decolla mai.

1 Stella

Locke - Steven Knight 2013

Un capo-cantiere finisce il suo turno di lavoro,
si cambia, sale sulla sua auto e si avvia nella
città notturna, in apparenza verso casa. 
Al primo semaforo decide di cambiare 
destinazione e in tutta la durata
del film scopriremmo perché…Locke è
una sfida al cinema contemporaneo. Girato
solo dentro un abitacolo di una BMW con
un unico attore insegna che per fare cinema
non servono budget milionari se si hanno
buone idee. Bisognerebbe mostrarlo in
tutte le scuole di cinema. Detto questo si
tratta di un thriller morale sull'incapacità
dell'uomo contemporaneo di tenere insieme
tutto ciò che la contemporaneità suggerisce
come stile e valori di vita.

4 Stelle

Solo gli Amanti Sopravvivono - Jim Jarmush 2013

Adam è un musicista che vive in periferia di Detroit, solo
e attorniato da lacchè. Eve è la sua compagna che vive 
però a Tangeri. Ogni tanto si ricongiungono, ma stavolta
la sorella di lei, Ava, si insinuerà, sconvolgerà le 
loro vite e il loro rapporto...Il film è una storia d'amore, languida, soave attorniata da un velo di candore che si
svolge in una oscura Detroit abbandonata,
post-industriale e derelitta, abitata solo  da fantasmi. Un'ambientazione "notturna" con musiche underground, post-rock dilaniate e dilanianti. Jarmusch non smette di stupire e costruisce un'altra storia intima e al tempo stesso debordante. Con una Tilda Swinton icona maledetta da sballo.


4 Stelle

Piccola Patria - Alessandro Rossetto 2013

Luisa e Renata lavorano in un grande hotel nel nord-est 
come cameriere. Per arrotondare si dedicano ad altre
pratiche…Per il sottoscritto è un dovere recensire questo film. Essendo io un compaesano del gruppo canoro I Crodaioli parte fondamentale della colonna sonora. Entusiasmante l'incipit del film con la visione aerea del paesaggio veneto con la canzone L'acqua xè morta, che sottolinea l'incoerente dispersione del tessuto agricolo-urbano. Rossetto mette insieme un noir coi fiocchi, e lo fa dove e nato e cresciuto, il profondo veneto laborioso, credente e contraddittorio. Ma la storia potrebbe parlare di qualsiasi posto, tanto i temi sono universali e lapidari ormai. Nessuna remora o sconto per nessuno da vero contemporaneo, il regista costruisce per immagini, e se in apparenza sembra dilatare la storia. La storia non ci sarebbe senza una dilatazione così pregnante. Uno stile tutto suo che è già un marchio di fabbrica, fermo, deciso senza fronzoli e coinvolgente. La scelta di relegare i dialoghi all'essenziale e prediligere i particolari e le inquadrature quasi stantie sulle piccole o grandi miserie umane. Un tessuto umano xenofobo, becero, superficiale da provincia universale (potremmo essere in Texas, in una qualsiasi provincia Russa, in Francia o da qualsiasi altra parte)..In realtà ci parla del Veneto ma è simile a qualsiasi altro posto. A lui interessa "mostrare" in funzione ad una storia, antropologicamente da dove nasce, da che tessuto scaturisce. E lo fa magnificamente...Grande cinema, come se ne vede poco ultimamente.

6 Stelle

Miss Violence - Alexandros Avranas 2013

Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Angeliki si 
getta dal balcone e muore con un sorriso sul volto. 
La Polizia e i servizi sociali cercano di scoprire il motivo 
di questo apparente suicidio…Miss Violence fa tornare 
alla mente un certo Haneke di Funny Games per la 
crudeltà inquietante di cui è intriso. La casa degli orrori, 
con i suoi gironi infernali divisi da porte. Se la regia è 
tanto efficace e claustrofobia, inversamente, 
soggetto e sceneggiatura richiamano ad una genialoide 
devianza mentale di chi là scritta. Forse 
che il regista volesse fare una metafora dei pericoli
insiti all'interno dell'istituzione famiglia ? Nascosta all'interno 
di quattro mura ? Perché la violenza a tutti i livelli e la 
crudeltà messi in scena non ha spiegazione alcuna. 
Un horror, non nel senso di film di genere.
Bravissimo il protagonista Themis Panou nei panni di 
un mefistofele moderno.

1 Stella

I Corpi Estranei - Mirko Locatelli 2013

Milano, all'interno di un'ospedale vive Antonio. 
Padre di un bambino malato di cancro al 
cervello, in attesa di essere operato. Fra 
le attese delle cure fa conoscenza di altri 
parenti di malati extracomunitari…Il film è 
un'incursione dentro la malattia, non del 
bambino, ma quella malattia che si chiama 
isolamento, diffidenza e ignoranza. Un padre 
lontano da casa, solo e in difficoltà. Dichiarazione 
palese dell'incapacità delle nostre strutture sociali 
di creare un ambiente adatto per affrontare 
problemi di questo tipo. Filippo Timi dà il meglio 
di se per rendere questo padre autentico e ci 
riesce, ma il film resta sempre sul lato esteriore 
delle difficoltà. Il di dentro non ci è mostrato.


2 Stelle

Nymphomaniac Vol. 2 - Lars Von Trier 2013

La seconda parte di Nymphomaniac risolve e
dispiega i vari interrogativi creati dal primo capitolo.
La presa in giro diventa meno plateale e tutto diventa
più chiaro. Von Trier si schiera dalla parte degli
emancipati denigratori del maschilismo e cavalca la
ragione femminile. E come ci ha abituati, lo fa in maniera
viscerale, cruda e propenso all'autenticità intellettuale
che la sua intelligenza gli permette. Nel tempo è diventato
un maestro del fare cinema, e questo gli dà i mezzi per
affrontare questo tema con relativo equilibrio, adottando
una sorta di Reverse engineering che ci obbliga alla
visione di tutte e due i capitoli. Von Trier è uscito dal
periodo cupo che gli ha fatto girare
Antichrist e Melancholia, perché qui la vitalità intrinseca
è palese, anche se nel finale vorrebbe ricondurci (si)
nella disillusione più acerba.

3 Stelle

Holodomor - La memoria negata 2013

di Fabio Ferrando & Manuel Baldini 2013

Holodomor è il termine con cui si identifica il genocidio
perpetrato da Stalin e soci in Ucraina dal 1932 a 1933
con una carestia dolosa. Attraverso una serie di
interviste si ricostruisce come sia stata indotto l'olocausto
ucraino che ha fatto milioni di vittime…Ferrando e Baldini
per la realizzazione di questo docu-film attingono dalla
tradizione più classica della tecnica narrativa
documentaristica. Una serie di interviste fatte in loco
(Ucraina) con riprese di contorno e musiche originali.
La forza del film stà proprio qui. Un racconto per immagini
schietto, chiaro, senza fronzoli, che và diritto al dunque:
denunciare le spaventose azioni del regime sovietico
(se c'erano ancora dei dubbi). L'asse portante del film
è l'intervista ad una anziana insegnante che insieme ad
una amica comincia la ricerca dei sopravvissuti per avere
delle testimonianze. La bravura dei due registi riesce
attraverso la macchina da presa a catturarne tutta la forza
espressiva e dolorosa. 

Nymphomaniac Vol. 1 - Lars Von Trier ? 2013

La sera di un freddo inverno, il vecchio Seligman,
scapolo affascinante, trova Joe percossa e tumefatta
in un vicolo. La porta nel suo appartamento dove si
prende cura delle sue ferite mentre lei gli racconta la sua
vita...«Questa è la versione tagliata e censurata di 
NymphomaniacLars Von Trier l’ha autorizzata, ma non ha partecipato alla sua realizzazione.» Questa è la scritta 
che appare prima dell'inizio del film, quindi non è un film di Lars Von Trier. E già qui ci sarebbe da gridare allo scandalo. 
Ma come, vengo a vedere un film del regista e non lo ha 
realizzato ? Detto questo la pellicola inizia con un classico:
"C'era una volta…" ed è chiaro che vuole raccontarci 
una storia, una storia provocatoria, iconoclasta e comica. 
Attraverso la sessualità, amore, sensi di colpa, Fibonacci 
e altro. Von Trier si è divertito a mettere insieme tutto ciò 
che ha imparato e capito sul cinema, ma a scapito di noi 
spettatori, perché il film e una presa in giro sensazionale.
(Speriamo bene per il Vol. 2)



1 Stella

Sugar Man - Malik Bendjelloul 2013




Sixto Rodriguez è un cantautore folk cresciuto nella Detroit degli anni ‘60. Nel 1969 viene scoperto in un club della città da Clarence Avant, produttore della Motown Records, già manager di Miles Davis e di li a poco di un giovanissimo Micheal Jackson. Nel ‘70 e nel ‘71 escono i primi due album, “Cold Fact” e “Coming From Reality”, che riscuotono ottime recensioni ma si dimostrano due clamorosi flop di vendita. L’etichetta abbandona Sixto che, deluso dall’insuccesso, lascia la chitarra e inizia a lavorare come operaio edile. Dopo quasi trent’ anni una telefonata dal Sudafrica cambia all’improvviso la sua vita. Sixto scopre che le sue canzoni sono state il simbolo della lotta all’Apartheid e che il suo nome è entrato nella storia della musica in quel lontano paese. Sugar Man è il racconto di una vicenda eccezionale che parla di speranza, di riscatto e della forza della musica. L’anteprima a Biografilm Festival 2013 di Searching For Sugar Man, nell’ambito della sezione Contemporary Lives, è resa possibile dalla collaborazione con il distributore internazionale Protagonist Pictures e con Unipol Biografilm Collection che distribuirà il film in Italia in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Sky Arte HD.

5 Stelle

Lei - Spike Jonze 2013


Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore 
è un uomo sensibile e complesso che si guadagna da 
vivere scrivendo lettere personali e toccanti per conto 
di altri. Depresso per la fine del suo matrimonio, 
Theodore scopre la possibilità di una nuova relazione 
amorosa grazie all'incontro con Samantha, un nuovo 
e sofisticato sistema operativo, un computer...
Lei è un film che parla di come gli esseri umani 
abbiano bisogno di non sentirsi soli. E' un film che 
penetra, fino a sfiorare il melenso e il patetico, quel 
sentimento che è universalmente riconosciuto ma che 
è una pazzia, l'innamoramento. Da qui la metafora 
creata dallo splendido soggetto e sceneggiatura 
(premiata con l'oscar), di quello che le persone si creano 
e immaginano nella loro testa quando sono posseduti dal 
morbo dell'innamoramento. Le inquadrature di Jonze, 
magistralmente fotografate da Van Hoytema ci portano 
esattamente dentro un mondo etereo, futuribile e 
poeticamente allienato in perfetta sintonia con il delirio 
di Theodore. L'interpretazione di Phoenix
non lascia scampo in qualità di immedesimazione 
e bravura. Perfetto connubio tra poetica del sentimento 
e lacerante debolezza.

5 Stelle


I Segreti di Osage County - John Wells 2013


Beverly Weston famoso poeta alcolizzato muore suicida.
La famiglia si riunisce e riemergono dal passato segreti 
e vecchie ostilità....Un film di attori, una piece teatrale, 
trasportata sul grande schermo (questo di Tracy Letts è 
stato premiato col Pulitzer nel 2008). Tutto è al sevizio 
delle interpretazioni attoriali e sono sopprafine. Basta 
dare uno sguardo ai nomi degli attori, (Streep, Roberts, 
McGregor, Lewis, Shepard...)ma è tutto qui. Un vecchio 
adagio recita: " Si và a teatro per vedere gli attori, non 
le storie" Questa pellicola gli si adatta perfettamente. 
Pezzi di storia familiare con drammi e segreti, intensi e 
pregnanti, ma quale è la storia? Esseri umani lacerati, 
sordidi e corrotti in balia dei propri istinti. Una scrittura 
che non lascia scampo, forse fin troppo semplice.

3 Stelle



Philomena - Stephen Frears 2013


Irlanda, 1952. L'adolescente Philomena viene 
mandata in convento per essere 'riportata 
sulla retta via', poiché è rimasta incinta. 
Ancora molto piccolo, il bambino viene dato 
in adozione a una benestante famiglia americana. 
Da allora, Philomena non si è data pace e ha speso
cinquanta anni in inutili ricerche. Grazie all'incontro 
con il giornalista Martin Sixsmith, incuriosito dalla 
sua storia, la donna si imbarcherà in un'avventura 
che la porterà in America dove scoprirà la 
straordinaria storia di suo figlio...
Un grande film inglese ed una strepitosa Judi Dench, 
con una sceneggiatura da manuale da far leggere 
in tutte le scuole di cinema. Quando l'unione fra 
scrittura, regia e attore resta sullo stesso piano 
ispirato, il risultato sono questi film. Pregnanti,
intensi, risolutivi. Aspra denuncia sulla crudele 
miopia del mondo cattolico. Premiata a Venezia  
solo la sceneggiatura, forse bisognerebbe citare 
in giudizio la giuria per aver evitato la Dench.

5 Stelle



                                                        

12 Anni Schiavo - Steve McQueen 2013




Nel 1841, Solomon Northrup - un nero nato libero nel nord dello stato di New York - viene rapito
e portato in una piantagione di cotone in Louisiana, dove è obbligato a lavorare in schiavitù per dodici anni sperimentando sulla propria pelle la feroce crudeltà del perfido mercante di schiavi Edwin Epps...
Steve McQueen ha esordito alla regia con una perla come Hunger, in cui soggetto, sceneggiatura e messa in scena erano un tuttuno. Coerenti e imperniate su un'unico asse. Ogni parte del progetto era al servizio dell'altro rendendo il risultato finale assolutamente unico e dando una forza alle immagini strepitosa. Con in sucessivo Shame il regista ha calibrato il tiro verso una maggiore fruibilità spettacolare, mantenendo intensità e forza espressiva. In questo film si nota chiaramente che McQueen vuole raccontarci la storia. A lui interessa mettere in evidenza la crudelta dell'animo umano, ponendo dei riferimenti fino ai giorni nostri. Ma è tutto il resto che manca. La cura delle immagini è svanita, la sintassi narrativa, i movimenti di macchina e le sue posizioni banalizzate per priviligiare una maggiore fruibilità al grande pubblico. La voragine standarizzante di Hollywood lo ha inghiottito e me ne rammarico. Molti stanno gridando agli Oscar, ma è sicuramente un abbaglio.

2 Stelle

All is Lost : Tutto è Perduto - J.C. Chandor


Visto al TFF 31 ora nelle sale

Chi è quest'uomo che veleggia da solo in mezzo all'oceano? 
Che cosa ci fà li, anziano e solo ? Cosa lo ha portato ad 
essere li ? E perchè all'inizio del film chiede perdono e si 
pente ? Se ci facciamo queste domande, legittime, 
possiamo abbozzare una risposta: Un uomo anziano, sa 
cos'è la vita e ha fatto delle scelte, e queste scelte lo 
hanno portato lì. Sicuro di se stesso, delle sue capacità, 
dei suoi mezzi, della sua barca. Se il mare è metafora 
della vita, in cui navighiamo, lui ha scelto di farlo da solo. 
La sua intelligenza e la sua forza hanno eliminato tutto ciò 
che è in più e che non serve. Lui è regista e demiurgo della 
sua vita, gli anni gli hanno insegnato ciò che serve e
veleggia solo e sicuro nel mare della vita. Ma proprio
quando è rilassato, tranquillo, al riparo delle sue convinzioni,
di avere tutto sotto controllo. Ecco l'imponderabile,
l'imprevisto che nessuno avrebbe mai diagnosticato.
Un container che galleggia alla deriva gli sfonda la barca
e imbarca acqua. Ovviamente sappiamo, quando un
imprevisto anche se improbabile sopraggiunge, correre ai
ripari. Comincia a riparare la barca, ma proprio quando avrebbe 
bisogno del sereno, ecco una tempesta all'orizzonte (guai su guai) 
che gli distruggerà lo scafo. Dopo di chè tutto precipiterà 
in un rutilare di eventi catastrofici, si pensa di essere capaci 
di far fronte. Ma puntualmente ci abbattono. Lui farà appello 
a tutte le sue capacità e forze per sopravvivere ma la scelta di 
essere da solo gli sarà fatale. Metafora sull'impossibilità di farcela 
da soli nel mare della vita ? Detto questo, dopo il pregevole 
"Margin Call" J.C. Chandor mette a segno un film girato e interpretato 
coi fiocchi. Imperdibile. Uscirà in Italia il 06 febbraio 2014

5 Stelle








The Counselor : Il procuratore - Ridley Scott 2013




Un avvocato rampante vuole guadagnare
in fretta molti soldi e quindi si inserisce
nel giro malavitoso del traffico di droga.
Sebbene sia messo in guardia dai pericoli
di tale decisione, prosegue, tutto andrà
storto con conseguenze irreversibili...
L'accoppiata Scott-McCarthy non dà i
risultati sperati. Ridley Scott non è più
il regista di un tempo e Cormac McCarthy
non ha i fratelli Coen alle spalle come nel
fulgido Non è un paese per vecchi.
Nella prima ora si fà fatica a capire dove
il film stà andando a parare, poi vi sono
anche dei risvolti interessanti, ma tutto
assomiglia molto ad una fiction tv, con
una fotografia tipo C.S.I. L'unica cosa
degna di nota Comeron Diaz, dark lady
da brivido. Peccato.

1 Stella

Dallas Buyers Club - Jean-Marc Vallée 2013


Ron Woodroof è un cowboy texano da rodeo,
omofobo e dipendente da alcool, droga e sesso.
Alla notizia di aver contratto l'Aids e di
avere 30 giorni di vita, cerca a modo
suo di trovare una cura che almeno gli
dia un pò più di tempo e di vita.....
Il film è un apoteosi di bravura di Matthew
McConaughey ma anche di Jared Leto.
McConaughey già partendo dal fatto
che ha perso 23 chili per interpretare
il personaggio, entra in esso come un
guerriero e ne risorge vittorioso sia
per credibilità che come spessore.
La storia cruda, lacerante dei malati
di Aids che disperatamente cercavano e
cercano una cura che almeno dia sollievo,
se non guarigione, passa attraverso una
chiara denuncia verso la miopia della Food and
Drug Administration americana che come
in molti casi bada più al tornaconto in
danaro che hai malati stessi. Questo film
resterà negli annali del cinema. E di sicuro
farà incetta di premi. Imperdibile

5 Stelle

The Wolf of Wall Street - Martin Scorsese 2013


Jordan Belfort è un giovane rampante che vuole
fare fortuna nel mondo di Wall Street e per fare
questo non ci sono regole o remore di sorta.
Con un gruppo di soci riuscirà nell'intento, però...
Dopo il mirabolante e ottimo Hugo Cabret, nel
quale Scorsese ci mostra tutto e di più sul cinema, 
ecco un film che fonda le sue basi sull'esagerazione
totale di essere umani che fanno di tutto per il
Re denaro. L'esagerazione di come vivono
i personaggi non è lontana da taluni operatori
della finanza e stà proprio qui l'ironia. Questi
personaggi esistono realmente e hanno in
mano il destino di tante persone. Un film di 
tre ore con scene esilaranti e un buon ritmo,
però il regista non si schiera ne con i buoni, ne
con i cattivi, anzi, disegna il lupo di Wall Street come
una simpatica canaglia e questa ambiguità lascia un pò
d'amaro in bocca. Di Caprio e soci sono bravissimi,
ma alla fine si esce con la sensazione del già visto
e da Scorsese si vorrebbe di più.

3 Stelle

Nebraska - Alexander Payne 2013


Un anziano in pensione riceve una lettera che gli comunica
di essere il fortunato vincitore di un milione di dollari -il realtà
si tratta di una trovata pubblicitaria- decide di andare ad
intascare il premio a Lincoln (Nebraska) e comincia il viaggio
accompagnato dal figlio minore...Nebraska è ben più dell'apparente scanzonata leggerezza. E' intriso di letture sullo stato del mid-west americano e denso di significati morali ed umani. Basti una sola battuta verso la fine del film "...lui crede a tutto quello che gli si dice" Chi crede a quello che viene detto ? Specie dalla TV, pubblicità, e  dai politici ? Sceneggiatore e regista attraverso l'anziano pensionato ci fanno capire che ormai tutto è da interpretate, ormai nulla più è ciò che sembra ed è diventata la norma. La bugia e il raggiro è la norma. Il film è girato in bianco e nero, ma è più bianco e grigio come l'anima di tutti i protagonisti. Imbolsiti e rinunciatari come sembra tutto l'occidente. Bruce Dern
(premiato a Cannes) stellare.

4 Stelle

I sogni segreti di Walter Mitty - Ben Stiller 2013


Walter Mitty è il responsabile dell'ufficio
negativi fotografici di "Life Magazine". E'
un sognatore ad occhi aperti e immagina 
le sue avventure per sfuggire ad una realtà 
grigia e monotona. Quando i capi decidono
di chiudere la rivista cartacea (2009) e di uscire
solo on-line lui si ritrova senza lavoro...
La strottura portante dell'inizio 
del film è il continuo intersecarsi tra quello che
Walter vive e quello che immagina. Un uomo 
che accanto a quello che gli succede, immagina
"come potrebbe essere" e questo crea ritmo e 
curioso interesse. Ma ben presto la pellicola si 
avvita su se stessa e non si capisce dove vuole 
andare o diventare e ci si ritrova nelle paludi del
retorico, del già visto e del già sentito. Un melò, 
come tanti, su come tutti potremmo essere degli 
eroi se credessimo di più in noi stessi ecc...Per
sognatori da salotto e amanti del lieto fine.

2 Stelle


American Hustle - David O.Russel 2013


Irving è un truffatore da quattro soldi che
si barcamena tra lavanderie e opere d'arte.
Incontra Sydney, bella e spregiudicata e
si rende conto di aver trovato la socia giusta
in affari e nella vita, ma purtroppo fanno un passo
più lungo della gamba che li porterà a mettere in
pericolo la loro vita...Un film di "attori" la macchina
da presa indugia sui primi piani a sottolineare ciò
che passa dentro ai personaggi e a scrutare la
loro capacità di mentire - perchè qui - tutti mentono.
In primis a se stessi, ai soci, agli amici agli amanti,
ognuno concentrato a perseguire i propri scopi.
Una commedia brillante, sostenuta da una 
sceneggiatura incalzante e da un pugno di attori
ispiratissimi e ben diretti ne risulta un film frizzante e
divertente. Un pò "Ocean's Eleven" un pò
"Quei bravi ragazzi" un viaggio dentro
l'american-dream demolito sarcasticamente.
(Amy Adams al fulmicotone)

                                                        5 Stelle