La 31esima edizione del Torino Film Festival 2013 si è chiusa registrando un aumento degli
incassi del 31%. L'incasso complessivo dell'edizione appena conclusa è stato di 267.000,00 euro. Nel 2012, al termine della kermesse, l'incasso era stato di 205.000,00 euro. Netto incremento anche delle presenze in sala: 92.000 in questa edizione contro le 75.000 del 2012. Concluso il Torino Film Festival 31 possiamo dire che la manifestazione si è rivelata all'altezza della sua fama. Nove sezioni con oltre 160 film in nove giorni ha soddisfatto anche il più esigente dei cinefili. La qualità generale delle pellicole proiettate è stata ottima e interessante, andando a pescare produzioni indipendenti con competenza e arguzia. Lunga vita al TFF...Qui sotto vi lascio le recensioni di alcuni film visti:
incassi del 31%. L'incasso complessivo dell'edizione appena conclusa è stato di 267.000,00 euro. Nel 2012, al termine della kermesse, l'incasso era stato di 205.000,00 euro. Netto incremento anche delle presenze in sala: 92.000 in questa edizione contro le 75.000 del 2012. Concluso il Torino Film Festival 31 possiamo dire che la manifestazione si è rivelata all'altezza della sua fama. Nove sezioni con oltre 160 film in nove giorni ha soddisfatto anche il più esigente dei cinefili. La qualità generale delle pellicole proiettate è stata ottima e interessante, andando a pescare produzioni indipendenti con competenza e arguzia. Lunga vita al TFF...Qui sotto vi lascio le recensioni di alcuni film visti:
Manner zeigen filme & Frauen ihre bruste - Isabell Suba 2013
Sezione After Hours
Isabell Suba, giovane regista Tedesca si reca a Cannes 2012 con il suo produttore David, per accompagnare il suo cortometraggio che
sarà proiettato alla kermesse. Le cose si mettono subito male. Non hanno neanche la camera (affittata ad altri), e tutto il soggiorno sarà contornato da contrattempi e litigi. Girato in 5 giorni e senza alcun budget il film rivela cose al di là di quello che vuole dirci la regista. E cioè che il mondo del cinema è in mano agli uomini, a Cannes non c'è nessun film diretto da
una donna. In realtà quello che scende dallo schermo è lo
strano rapporto fra la regista e il suo produttore. Apparentemente
di contrasto caratteriale e di idee, ma traspare che i due si vogliono
bene e hanno dell'affetto autentico l'uno per l'altra. Tipico esempio
che fare film non è dire delle cose, ma metterle in scena.
Credo che non uscirà mai nelle sale in Italia.
1 Stella
Only Lovers Left Alive - Jim Jarmusch 2013
Sezione Festa Mobile
Adam è un mucista che vive in periferia di Detroit,
Eve e la sua compagna che vive a Tangeri. Quando
si ricongiungono la sorella di lei, Ava, sconvolgerà le
loro vite...Il film è una storia d'amore, languida, soave
attorniata da un velo di candore ambientata in una
Detroit abbandonata, derelitta, abitata solo
da fantasmi. Jarmusch non abbandona la sua verve
"notturna" con musiche underground post-rock e mette
in risalto una Tilda Swinton icona maledetta da sballo.
Speriamo trovi una distribuzione.
4 Stelle
Sceneries of new Beginning - Atsushi Shinohara 2013
Sezione Onde
Keinosuke vive solo in una città giapponese. Incontra
Jun e vanno a convivere. Ben presto il passato pieno
di solitudine e di problematiche dei due si rivelerà...
Shinohara mette in scena uno dei problemi più controversi
della società contemporanea "la depressione" con
distacco e lucidità. Attraverso la ripetizione di gesti
quotidiani in cui lo scenario interiore può dispiegarsi.
Molto uso della camera fissa ad indicare la staticità
permeante del male dell'anima.
5 Stelle
La Mossa del Pinguino - Claudio Amendola 2013
Sezione Euopop
Bruno e Salvatore cercano di trovare il sistema
per cambiare la loro vita monotona e precaria.
Decidono di metter su una squadra di Curling
e di partecipare alle olimpiadi invernali di Torino...
Storia di due idioti, pusillanimi e senza nerbo. Con i
quali Amendola vorrebbe rappresentare un pezzo
della realtà italiana. Il film è pregno di cose trite e
ritrite, pieno di luoghi comuni e banali. Si riesce a
sorridere solo verso la fine del film.
0 Stelle
Au Nom du Fils - Vincent Lannoo 2013Sezione After Hours
Una soave praticante cattolica, conduce una trasmissione in radio sulla fede. Nella sua parrocchia arriva un nuovo prete che darà
il via ad una serie di eventi che la faranno vacillare sulla reale esistenza di Dio...Lannoo affronta il tema della pedofilia dalla parte più viscerale "le madri dei bambini violati". E dice chiaro e tondo da che parte stà e come affrontare il problema in maniera drastica. Sceglie di vacillare dallo stile drammatico, alla commedia con punte di grottesco in maniera di non appesantire il tema, facendo fare allo spettatore salti emotivi funambolici. Credo che in Italia non troverà distribuzione. Ma se vi capita sottomano non privatevi la visione.
4 Stelle
