In un futuro non troppo lontano, Robin Wright,
attrice che interpreta se stessa viene
convocata dall'unica casa di produzione cinematografica
rimasta per un nuovo contratto. Dovrebbe cedere i diritti
della sua immagine e del suo lavoro di attrice per essere
scannerizzata da un computer, in maniera che lei non
dovrà più essere presente sul set fisicamente,
perchè tutto sarà creato al computer…Quello che già ora
succede in parte dentro agli studios, qui è portato alle
estreme conseguenze. L'attore scannerizzato non serve
più, il computer farà fare loro tutto ciò che i potenti delle
mayor desiderano e bramano. Il sogno di tutti i produttori,
fare cinema senza le noie, le pretese i contrattempi
che gli attori in quanto esseri umani, creano. Il creatore di
Valzer con Bashir torna sul luogo del delitto e inserisce
nel nuovo film una buona ora di animazione, fra Yellow
Submarine e i fratelli Fleischer, lisergica e coloratissima.
Non raccoglierà i consensi del film precedente, ma la
capacità di dare un taglio personalissimo al racconto per
immagini, quale il cinema è, non può che sbalordire. Un
attacco a tutto quello di esogeno porta in un'altra
realtà, la chimica in primis, ma il cinema e la cultura attuale
della creazione di immagini, a tutti i livelli non è meno
responsabile. Per cinefili esigenti.
4 Stelle