Tango Libre - Frédéric Fonteyne 2012


Il secondino JC è un uomo senza vita, sepolto 
dalle regole. Nondimeno, una passione lo anima: 
il tango. E proprio a una lezione di tango conosce 
Alice, i due ballano insieme e l'intesa è perfetta. 
Il giorno successivo, fatto inaspettato, JC ritrova 
Alice proprio in prigione. Lei, infatti, è la donna 
di due detenuti…Un film sulla femme fatale, 
sui rapporti "aperti, sull'inesplicabilità del rapporto 
amoroso. Ma è solo un tentativo mal riuscito. 
Il regista Fonteyne fa del suo meglio per tenere 
insieme una sceneggiatura che fa il verso ad Almodovar,
(scritta dalla consorte e protagonista della pellicola)
ma zoppica e non decolla mai.

1 Stella

Locke - Steven Knight 2013

Un capo-cantiere finisce il suo turno di lavoro,
si cambia, sale sulla sua auto e si avvia nella
città notturna, in apparenza verso casa. 
Al primo semaforo decide di cambiare 
destinazione e in tutta la durata
del film scopriremmo perché…Locke è
una sfida al cinema contemporaneo. Girato
solo dentro un abitacolo di una BMW con
un unico attore insegna che per fare cinema
non servono budget milionari se si hanno
buone idee. Bisognerebbe mostrarlo in
tutte le scuole di cinema. Detto questo si
tratta di un thriller morale sull'incapacità
dell'uomo contemporaneo di tenere insieme
tutto ciò che la contemporaneità suggerisce
come stile e valori di vita.

4 Stelle

Solo gli Amanti Sopravvivono - Jim Jarmush 2013

Adam è un musicista che vive in periferia di Detroit, solo
e attorniato da lacchè. Eve è la sua compagna che vive 
però a Tangeri. Ogni tanto si ricongiungono, ma stavolta
la sorella di lei, Ava, si insinuerà, sconvolgerà le 
loro vite e il loro rapporto...Il film è una storia d'amore, languida, soave attorniata da un velo di candore che si
svolge in una oscura Detroit abbandonata,
post-industriale e derelitta, abitata solo  da fantasmi. Un'ambientazione "notturna" con musiche underground, post-rock dilaniate e dilanianti. Jarmusch non smette di stupire e costruisce un'altra storia intima e al tempo stesso debordante. Con una Tilda Swinton icona maledetta da sballo.


4 Stelle

Piccola Patria - Alessandro Rossetto 2013

Luisa e Renata lavorano in un grande hotel nel nord-est 
come cameriere. Per arrotondare si dedicano ad altre
pratiche…Per il sottoscritto è un dovere recensire questo film. Essendo io un compaesano del gruppo canoro I Crodaioli parte fondamentale della colonna sonora. Entusiasmante l'incipit del film con la visione aerea del paesaggio veneto con la canzone L'acqua xè morta, che sottolinea l'incoerente dispersione del tessuto agricolo-urbano. Rossetto mette insieme un noir coi fiocchi, e lo fa dove e nato e cresciuto, il profondo veneto laborioso, credente e contraddittorio. Ma la storia potrebbe parlare di qualsiasi posto, tanto i temi sono universali e lapidari ormai. Nessuna remora o sconto per nessuno da vero contemporaneo, il regista costruisce per immagini, e se in apparenza sembra dilatare la storia. La storia non ci sarebbe senza una dilatazione così pregnante. Uno stile tutto suo che è già un marchio di fabbrica, fermo, deciso senza fronzoli e coinvolgente. La scelta di relegare i dialoghi all'essenziale e prediligere i particolari e le inquadrature quasi stantie sulle piccole o grandi miserie umane. Un tessuto umano xenofobo, becero, superficiale da provincia universale (potremmo essere in Texas, in una qualsiasi provincia Russa, in Francia o da qualsiasi altra parte)..In realtà ci parla del Veneto ma è simile a qualsiasi altro posto. A lui interessa "mostrare" in funzione ad una storia, antropologicamente da dove nasce, da che tessuto scaturisce. E lo fa magnificamente...Grande cinema, come se ne vede poco ultimamente.

6 Stelle

Miss Violence - Alexandros Avranas 2013

Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Angeliki si 
getta dal balcone e muore con un sorriso sul volto. 
La Polizia e i servizi sociali cercano di scoprire il motivo 
di questo apparente suicidio…Miss Violence fa tornare 
alla mente un certo Haneke di Funny Games per la 
crudeltà inquietante di cui è intriso. La casa degli orrori, 
con i suoi gironi infernali divisi da porte. Se la regia è 
tanto efficace e claustrofobia, inversamente, 
soggetto e sceneggiatura richiamano ad una genialoide 
devianza mentale di chi là scritta. Forse 
che il regista volesse fare una metafora dei pericoli
insiti all'interno dell'istituzione famiglia ? Nascosta all'interno 
di quattro mura ? Perché la violenza a tutti i livelli e la 
crudeltà messi in scena non ha spiegazione alcuna. 
Un horror, non nel senso di film di genere.
Bravissimo il protagonista Themis Panou nei panni di 
un mefistofele moderno.

1 Stella

I Corpi Estranei - Mirko Locatelli 2013

Milano, all'interno di un'ospedale vive Antonio. 
Padre di un bambino malato di cancro al 
cervello, in attesa di essere operato. Fra 
le attese delle cure fa conoscenza di altri 
parenti di malati extracomunitari…Il film è 
un'incursione dentro la malattia, non del 
bambino, ma quella malattia che si chiama 
isolamento, diffidenza e ignoranza. Un padre 
lontano da casa, solo e in difficoltà. Dichiarazione 
palese dell'incapacità delle nostre strutture sociali 
di creare un ambiente adatto per affrontare 
problemi di questo tipo. Filippo Timi dà il meglio 
di se per rendere questo padre autentico e ci 
riesce, ma il film resta sempre sul lato esteriore 
delle difficoltà. Il di dentro non ci è mostrato.


2 Stelle

Nymphomaniac Vol. 2 - Lars Von Trier 2013

La seconda parte di Nymphomaniac risolve e
dispiega i vari interrogativi creati dal primo capitolo.
La presa in giro diventa meno plateale e tutto diventa
più chiaro. Von Trier si schiera dalla parte degli
emancipati denigratori del maschilismo e cavalca la
ragione femminile. E come ci ha abituati, lo fa in maniera
viscerale, cruda e propenso all'autenticità intellettuale
che la sua intelligenza gli permette. Nel tempo è diventato
un maestro del fare cinema, e questo gli dà i mezzi per
affrontare questo tema con relativo equilibrio, adottando
una sorta di Reverse engineering che ci obbliga alla
visione di tutte e due i capitoli. Von Trier è uscito dal
periodo cupo che gli ha fatto girare
Antichrist e Melancholia, perché qui la vitalità intrinseca
è palese, anche se nel finale vorrebbe ricondurci (si)
nella disillusione più acerba.

3 Stelle

Holodomor - La memoria negata 2013

di Fabio Ferrando & Manuel Baldini 2013

Holodomor è il termine con cui si identifica il genocidio
perpetrato da Stalin e soci in Ucraina dal 1932 a 1933
con una carestia dolosa. Attraverso una serie di
interviste si ricostruisce come sia stata indotto l'olocausto
ucraino che ha fatto milioni di vittime…Ferrando e Baldini
per la realizzazione di questo docu-film attingono dalla
tradizione più classica della tecnica narrativa
documentaristica. Una serie di interviste fatte in loco
(Ucraina) con riprese di contorno e musiche originali.
La forza del film stà proprio qui. Un racconto per immagini
schietto, chiaro, senza fronzoli, che và diritto al dunque:
denunciare le spaventose azioni del regime sovietico
(se c'erano ancora dei dubbi). L'asse portante del film
è l'intervista ad una anziana insegnante che insieme ad
una amica comincia la ricerca dei sopravvissuti per avere
delle testimonianze. La bravura dei due registi riesce
attraverso la macchina da presa a catturarne tutta la forza
espressiva e dolorosa. 

Nymphomaniac Vol. 1 - Lars Von Trier ? 2013

La sera di un freddo inverno, il vecchio Seligman,
scapolo affascinante, trova Joe percossa e tumefatta
in un vicolo. La porta nel suo appartamento dove si
prende cura delle sue ferite mentre lei gli racconta la sua
vita...«Questa è la versione tagliata e censurata di 
NymphomaniacLars Von Trier l’ha autorizzata, ma non ha partecipato alla sua realizzazione.» Questa è la scritta 
che appare prima dell'inizio del film, quindi non è un film di Lars Von Trier. E già qui ci sarebbe da gridare allo scandalo. 
Ma come, vengo a vedere un film del regista e non lo ha 
realizzato ? Detto questo la pellicola inizia con un classico:
"C'era una volta…" ed è chiaro che vuole raccontarci 
una storia, una storia provocatoria, iconoclasta e comica. 
Attraverso la sessualità, amore, sensi di colpa, Fibonacci 
e altro. Von Trier si è divertito a mettere insieme tutto ciò 
che ha imparato e capito sul cinema, ma a scapito di noi 
spettatori, perché il film e una presa in giro sensazionale.
(Speriamo bene per il Vol. 2)



1 Stella

Sugar Man - Malik Bendjelloul 2013




Sixto Rodriguez è un cantautore folk cresciuto nella Detroit degli anni ‘60. Nel 1969 viene scoperto in un club della città da Clarence Avant, produttore della Motown Records, già manager di Miles Davis e di li a poco di un giovanissimo Micheal Jackson. Nel ‘70 e nel ‘71 escono i primi due album, “Cold Fact” e “Coming From Reality”, che riscuotono ottime recensioni ma si dimostrano due clamorosi flop di vendita. L’etichetta abbandona Sixto che, deluso dall’insuccesso, lascia la chitarra e inizia a lavorare come operaio edile. Dopo quasi trent’ anni una telefonata dal Sudafrica cambia all’improvviso la sua vita. Sixto scopre che le sue canzoni sono state il simbolo della lotta all’Apartheid e che il suo nome è entrato nella storia della musica in quel lontano paese. Sugar Man è il racconto di una vicenda eccezionale che parla di speranza, di riscatto e della forza della musica. L’anteprima a Biografilm Festival 2013 di Searching For Sugar Man, nell’ambito della sezione Contemporary Lives, è resa possibile dalla collaborazione con il distributore internazionale Protagonist Pictures e con Unipol Biografilm Collection che distribuirà il film in Italia in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Sky Arte HD.

5 Stelle

Lei - Spike Jonze 2013


Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore 
è un uomo sensibile e complesso che si guadagna da 
vivere scrivendo lettere personali e toccanti per conto 
di altri. Depresso per la fine del suo matrimonio, 
Theodore scopre la possibilità di una nuova relazione 
amorosa grazie all'incontro con Samantha, un nuovo 
e sofisticato sistema operativo, un computer...
Lei è un film che parla di come gli esseri umani 
abbiano bisogno di non sentirsi soli. E' un film che 
penetra, fino a sfiorare il melenso e il patetico, quel 
sentimento che è universalmente riconosciuto ma che 
è una pazzia, l'innamoramento. Da qui la metafora 
creata dallo splendido soggetto e sceneggiatura 
(premiata con l'oscar), di quello che le persone si creano 
e immaginano nella loro testa quando sono posseduti dal 
morbo dell'innamoramento. Le inquadrature di Jonze, 
magistralmente fotografate da Van Hoytema ci portano 
esattamente dentro un mondo etereo, futuribile e 
poeticamente allienato in perfetta sintonia con il delirio 
di Theodore. L'interpretazione di Phoenix
non lascia scampo in qualità di immedesimazione 
e bravura. Perfetto connubio tra poetica del sentimento 
e lacerante debolezza.

5 Stelle


I Segreti di Osage County - John Wells 2013


Beverly Weston famoso poeta alcolizzato muore suicida.
La famiglia si riunisce e riemergono dal passato segreti 
e vecchie ostilità....Un film di attori, una piece teatrale, 
trasportata sul grande schermo (questo di Tracy Letts è 
stato premiato col Pulitzer nel 2008). Tutto è al sevizio 
delle interpretazioni attoriali e sono sopprafine. Basta 
dare uno sguardo ai nomi degli attori, (Streep, Roberts, 
McGregor, Lewis, Shepard...)ma è tutto qui. Un vecchio 
adagio recita: " Si và a teatro per vedere gli attori, non 
le storie" Questa pellicola gli si adatta perfettamente. 
Pezzi di storia familiare con drammi e segreti, intensi e 
pregnanti, ma quale è la storia? Esseri umani lacerati, 
sordidi e corrotti in balia dei propri istinti. Una scrittura 
che non lascia scampo, forse fin troppo semplice.

3 Stelle



Philomena - Stephen Frears 2013


Irlanda, 1952. L'adolescente Philomena viene 
mandata in convento per essere 'riportata 
sulla retta via', poiché è rimasta incinta. 
Ancora molto piccolo, il bambino viene dato 
in adozione a una benestante famiglia americana. 
Da allora, Philomena non si è data pace e ha speso
cinquanta anni in inutili ricerche. Grazie all'incontro 
con il giornalista Martin Sixsmith, incuriosito dalla 
sua storia, la donna si imbarcherà in un'avventura 
che la porterà in America dove scoprirà la 
straordinaria storia di suo figlio...
Un grande film inglese ed una strepitosa Judi Dench, 
con una sceneggiatura da manuale da far leggere 
in tutte le scuole di cinema. Quando l'unione fra 
scrittura, regia e attore resta sullo stesso piano 
ispirato, il risultato sono questi film. Pregnanti,
intensi, risolutivi. Aspra denuncia sulla crudele 
miopia del mondo cattolico. Premiata a Venezia  
solo la sceneggiatura, forse bisognerebbe citare 
in giudizio la giuria per aver evitato la Dench.

5 Stelle



                                                        

12 Anni Schiavo - Steve McQueen 2013




Nel 1841, Solomon Northrup - un nero nato libero nel nord dello stato di New York - viene rapito
e portato in una piantagione di cotone in Louisiana, dove è obbligato a lavorare in schiavitù per dodici anni sperimentando sulla propria pelle la feroce crudeltà del perfido mercante di schiavi Edwin Epps...
Steve McQueen ha esordito alla regia con una perla come Hunger, in cui soggetto, sceneggiatura e messa in scena erano un tuttuno. Coerenti e imperniate su un'unico asse. Ogni parte del progetto era al servizio dell'altro rendendo il risultato finale assolutamente unico e dando una forza alle immagini strepitosa. Con in sucessivo Shame il regista ha calibrato il tiro verso una maggiore fruibilità spettacolare, mantenendo intensità e forza espressiva. In questo film si nota chiaramente che McQueen vuole raccontarci la storia. A lui interessa mettere in evidenza la crudelta dell'animo umano, ponendo dei riferimenti fino ai giorni nostri. Ma è tutto il resto che manca. La cura delle immagini è svanita, la sintassi narrativa, i movimenti di macchina e le sue posizioni banalizzate per priviligiare una maggiore fruibilità al grande pubblico. La voragine standarizzante di Hollywood lo ha inghiottito e me ne rammarico. Molti stanno gridando agli Oscar, ma è sicuramente un abbaglio.

2 Stelle

All is Lost : Tutto è Perduto - J.C. Chandor


Visto al TFF 31 ora nelle sale

Chi è quest'uomo che veleggia da solo in mezzo all'oceano? 
Che cosa ci fà li, anziano e solo ? Cosa lo ha portato ad 
essere li ? E perchè all'inizio del film chiede perdono e si 
pente ? Se ci facciamo queste domande, legittime, 
possiamo abbozzare una risposta: Un uomo anziano, sa 
cos'è la vita e ha fatto delle scelte, e queste scelte lo 
hanno portato lì. Sicuro di se stesso, delle sue capacità, 
dei suoi mezzi, della sua barca. Se il mare è metafora 
della vita, in cui navighiamo, lui ha scelto di farlo da solo. 
La sua intelligenza e la sua forza hanno eliminato tutto ciò 
che è in più e che non serve. Lui è regista e demiurgo della 
sua vita, gli anni gli hanno insegnato ciò che serve e
veleggia solo e sicuro nel mare della vita. Ma proprio
quando è rilassato, tranquillo, al riparo delle sue convinzioni,
di avere tutto sotto controllo. Ecco l'imponderabile,
l'imprevisto che nessuno avrebbe mai diagnosticato.
Un container che galleggia alla deriva gli sfonda la barca
e imbarca acqua. Ovviamente sappiamo, quando un
imprevisto anche se improbabile sopraggiunge, correre ai
ripari. Comincia a riparare la barca, ma proprio quando avrebbe 
bisogno del sereno, ecco una tempesta all'orizzonte (guai su guai) 
che gli distruggerà lo scafo. Dopo di chè tutto precipiterà 
in un rutilare di eventi catastrofici, si pensa di essere capaci 
di far fronte. Ma puntualmente ci abbattono. Lui farà appello 
a tutte le sue capacità e forze per sopravvivere ma la scelta di 
essere da solo gli sarà fatale. Metafora sull'impossibilità di farcela 
da soli nel mare della vita ? Detto questo, dopo il pregevole 
"Margin Call" J.C. Chandor mette a segno un film girato e interpretato 
coi fiocchi. Imperdibile. Uscirà in Italia il 06 febbraio 2014

5 Stelle








The Counselor : Il procuratore - Ridley Scott 2013




Un avvocato rampante vuole guadagnare
in fretta molti soldi e quindi si inserisce
nel giro malavitoso del traffico di droga.
Sebbene sia messo in guardia dai pericoli
di tale decisione, prosegue, tutto andrà
storto con conseguenze irreversibili...
L'accoppiata Scott-McCarthy non dà i
risultati sperati. Ridley Scott non è più
il regista di un tempo e Cormac McCarthy
non ha i fratelli Coen alle spalle come nel
fulgido Non è un paese per vecchi.
Nella prima ora si fà fatica a capire dove
il film stà andando a parare, poi vi sono
anche dei risvolti interessanti, ma tutto
assomiglia molto ad una fiction tv, con
una fotografia tipo C.S.I. L'unica cosa
degna di nota Comeron Diaz, dark lady
da brivido. Peccato.

1 Stella

Dallas Buyers Club - Jean-Marc Vallée 2013


Ron Woodroof è un cowboy texano da rodeo,
omofobo e dipendente da alcool, droga e sesso.
Alla notizia di aver contratto l'Aids e di
avere 30 giorni di vita, cerca a modo
suo di trovare una cura che almeno gli
dia un pò più di tempo e di vita.....
Il film è un apoteosi di bravura di Matthew
McConaughey ma anche di Jared Leto.
McConaughey già partendo dal fatto
che ha perso 23 chili per interpretare
il personaggio, entra in esso come un
guerriero e ne risorge vittorioso sia
per credibilità che come spessore.
La storia cruda, lacerante dei malati
di Aids che disperatamente cercavano e
cercano una cura che almeno dia sollievo,
se non guarigione, passa attraverso una
chiara denuncia verso la miopia della Food and
Drug Administration americana che come
in molti casi bada più al tornaconto in
danaro che hai malati stessi. Questo film
resterà negli annali del cinema. E di sicuro
farà incetta di premi. Imperdibile

5 Stelle

The Wolf of Wall Street - Martin Scorsese 2013


Jordan Belfort è un giovane rampante che vuole
fare fortuna nel mondo di Wall Street e per fare
questo non ci sono regole o remore di sorta.
Con un gruppo di soci riuscirà nell'intento, però...
Dopo il mirabolante e ottimo Hugo Cabret, nel
quale Scorsese ci mostra tutto e di più sul cinema, 
ecco un film che fonda le sue basi sull'esagerazione
totale di essere umani che fanno di tutto per il
Re denaro. L'esagerazione di come vivono
i personaggi non è lontana da taluni operatori
della finanza e stà proprio qui l'ironia. Questi
personaggi esistono realmente e hanno in
mano il destino di tante persone. Un film di 
tre ore con scene esilaranti e un buon ritmo,
però il regista non si schiera ne con i buoni, ne
con i cattivi, anzi, disegna il lupo di Wall Street come
una simpatica canaglia e questa ambiguità lascia un pò
d'amaro in bocca. Di Caprio e soci sono bravissimi,
ma alla fine si esce con la sensazione del già visto
e da Scorsese si vorrebbe di più.

3 Stelle

Nebraska - Alexander Payne 2013


Un anziano in pensione riceve una lettera che gli comunica
di essere il fortunato vincitore di un milione di dollari -il realtà
si tratta di una trovata pubblicitaria- decide di andare ad
intascare il premio a Lincoln (Nebraska) e comincia il viaggio
accompagnato dal figlio minore...Nebraska è ben più dell'apparente scanzonata leggerezza. E' intriso di letture sullo stato del mid-west americano e denso di significati morali ed umani. Basti una sola battuta verso la fine del film "...lui crede a tutto quello che gli si dice" Chi crede a quello che viene detto ? Specie dalla TV, pubblicità, e  dai politici ? Sceneggiatore e regista attraverso l'anziano pensionato ci fanno capire che ormai tutto è da interpretate, ormai nulla più è ciò che sembra ed è diventata la norma. La bugia e il raggiro è la norma. Il film è girato in bianco e nero, ma è più bianco e grigio come l'anima di tutti i protagonisti. Imbolsiti e rinunciatari come sembra tutto l'occidente. Bruce Dern
(premiato a Cannes) stellare.

4 Stelle

I sogni segreti di Walter Mitty - Ben Stiller 2013


Walter Mitty è il responsabile dell'ufficio
negativi fotografici di "Life Magazine". E'
un sognatore ad occhi aperti e immagina 
le sue avventure per sfuggire ad una realtà 
grigia e monotona. Quando i capi decidono
di chiudere la rivista cartacea (2009) e di uscire
solo on-line lui si ritrova senza lavoro...
La strottura portante dell'inizio 
del film è il continuo intersecarsi tra quello che
Walter vive e quello che immagina. Un uomo 
che accanto a quello che gli succede, immagina
"come potrebbe essere" e questo crea ritmo e 
curioso interesse. Ma ben presto la pellicola si 
avvita su se stessa e non si capisce dove vuole 
andare o diventare e ci si ritrova nelle paludi del
retorico, del già visto e del già sentito. Un melò, 
come tanti, su come tutti potremmo essere degli 
eroi se credessimo di più in noi stessi ecc...Per
sognatori da salotto e amanti del lieto fine.

2 Stelle