Visti a Venezia '70 - The Armstrong Lie


di Alex Gibney   2013

Il già premio oscar Gibney colpisce ancora
e ci presenta un documentario sulla bugia di Lance Armstrong
efficace ed avvincente. La macchina da presa
si insinua là, dove nessuno finora era riuscito perchè
come ammette Armstrong "quando arrivano quelli con
distintivo e pistola, non puoi più tacere" e ci consegna
un uomo disposto a tutto pur di primeggiare e purtroppo
come ci dice il regista, "barare paga" essendo Armstrong
tuttora titolare di almeno 125 milioni di dollari. Il film scorre
tra interviste e pezzi di repertorio delle vittorie di Lance, ma
il montaggio stacca e unisce attraverso una dialettica filmica
che intercede su come la vicenda si sia amalgamata a tutto
quello che girava attorno all'escalation del ciclista.

4 Stelle

Nella Casa - Francois Ozon 2012


Un professore di liceo fa leggere a sua moglie il
compito in classe di un suo studente, che si rivela
essere a puntate. I due si fanno ammaliare dalla
scrittura e ne verranno travolti...
Il cuore del film è la soggettiva dello scrittore, Ozon
sceglie di far guidare la narrazione filmica proprio
dal testo scritto che i protagonisti leggono. Il film,
è la storia del compito scritto a puntate e il compito
crea il film. La storia dentro il cinema e il cinema
dentro la storia. La coppia Lucchini-Scott Thomas
sembra saltata fuori da un film di Woody Allen e il
giovane Ernst Umhauer ha un che di diabolico.
Alla fine il regista ci lancia il suo messaggio forte
e chiaro. Le storie, in qualsiasi posto ce le raccontino,
cinema, libri o teatro ti possono cambiare la vita.
"Una vita senza storie non vale niente"

4 stelle

Solo Dio Perdona - Nicolas Winding Refn 2013



Di sicuro chi si aspettava o sperava un seguito di Drive, almeno nello stile
è restato deluso e non poco. Refn questa volta fà quasi tutto da solo.
Soggetto, sceneggiatura, regia e ci porta dentro un manga, in perfetto stile
da fumetto. Inquadrature e montaggio come in una strisca, che scena dopo
scena ti racconta la storia. Niente carrellate, niente piani sequenza, dialoghi
essenziali ha sottolineare ciò che serve. La fotografia tirata alla saturazione dei
colori in immagini splendide utili al progredire della narrazione. La storia assomiglia 
ad un western,  ma ha differenza dei western l'eroe è un eroe nero che combatte per 
sottrazione, corrotto anche lui e perso per sempre. Non c'è redenzione ma il tentativo 
di contenere i danni suo malgrado, consapevole di essere corrotto senza salvezza. 
Nei titoli di coda il regista ringrazia Jodorowsky e come i suoi film siano stati fonte di 
ispirazione nel suo lavoro, si sà, ognuno a i propri fantasmi da coltivare e di sicuro
Refn non nè è privo. Detto questo la rarefazione degli accadimenti e dello
svilupparsi della storia, costringe lo spettatore ad immaginare, in una sorta di
limbo catartico che lo porta dentro al mondo all'intercedere simbolico delle
immagini. Storia cruda e malata come  quasi tutte le storie che ci ha raccontato
il danese, emozioni e sangue senza indugi. Kristin Scott Thomas icona maledetta,
superlativa.

4 stelle

Spring Breakers - Harmony Korine 2012


Qualche tempo fa andando in ufficio un mio conoscente
mi racconto una scena a cui aveva assistito la sera prima vicino
ad un bar. "Stavo aspettando mio figlio che tornava dalla piscina
e senza volerlo ascoltai la conversazione di tre ragazze sui 18-19 anni che
chiaccheravano lì vicino." "Ciao troia, che fai ?" "Non lo vedi troia, stò
scrivendo sul telefono...."

Cambio scena 

Mi trovo dentro ad un cinema e sullo schermo sta scorrendo
Spring Breakers e i dialoghi sono gli stessi. Korine a fatto centro.
Uno degli ultimi registi sperimentali mette insieme un sacco di generi,
dalla pubblicità, l'inizio sembra una reclam di qualche compagnia telefonica
o di un gelato, al videoclip, tutta la sequenza dopo l'incipit,  al thriller poliziesco,
fino al western finale. Un film dentro il film, le protagoniste aspirano
a divertirsi, ma tutto è ispirato da cose viste come nei film o nei videogiochi.
Il modello a cui fare fede viene da immagini viste e riviste nei più
disparati luoghi soverchianti e totalitarie e le immagini diventano 
l'immaginazione stessa. Persa la capacità di creare senso, diventa 
sostitutivo affidarsi ad esse. Pochi riescono a fare tali film-dispositivo.

5 stelle


Speciale Bobbio Film Festival 2013



E la chiamano Estate                         Paolo Franchi  2012

Dopo l'incipit il film si apre con la
visione di un appartamento bianco,
tutto e bianco, mobili, pareti, pavimento.
Il bianco come colore della morte che
si consuma. Una coppia abita questo
appartamento, ma non è una coppia normale.
Lui fa del sesso con tutti fuorchè con la sua
compagna. Una regia lucida, senza fronzoli.
Dialoghi e inquadrature essenziali. Franchi
ci dà la sua versione di abbandono.

3 stelle

Speciale Bobbio Film Festival 2013



E' stato il figlio                       Daniele Ciprì  2011



Ciprì adotta come sempre il grottesco
per girare questo adattamento dell'omonimo
romanzo. Ma è solo un'apparenza, in realtà
famiglie come questa esistono davvero sparse
in tutta Italia. E' nel finale che rivela le sue
origini del sud. Parodia del fulcro della società
malata del meridione, il sacrificio deliberato per
il denaro. Grande fotografia e interpreti.
Un regista che ci darà soddisfazioni.

4 stelle

Speciale Bobbio Film Festival 2013



Bellas Mariposas                              Salavatore Mereu  2012


Il cinema è immagine e altro, ma qui
le immagini escono dallo schermo e ci
invadono, penetrano e ci portano dentro
le vicende di Cate e Luna due ragazzine
nella periferia di Cagliari circondate dal
degrado di molte periferie italiane e da
adulti inesistenti. Tutta la forza del cinema
e di ciò che riesce ad essere, quando la
macchina da presa è come un'altra amica
che agisce con loro. Mereu che deve fare
l'insegnante per mantenersi ci regala una
storia liberante.

5 stelle

Speciale Bobbio Film Festival 2013



Salvo                      Fabio Grassadonia & Antonio Piazza  2013


Un killer della mafia si ripara dentro una casa dopo
aver portato a termine il suo lavoro di morte,
vi trova una giovane donna cieca e l'incontro
sarà fatale...Noir coi fiocchi con citazioni al
western, il film ci porta dentro la percezione di
Rita del mondo che la circonda con esperienze
sonore e visive non comuni. Diretto ed interpretato
con perizia maniacale ci mostra cosa riesca
a fare il cinema e ciò che dovrebbe essere.
I due protagonisti a dire poco straordinari.
Grande film made in Italy. Gran Prix
Revelation France 4. Semaine de la Critique
al 52 festival di Cannes 2013

5 stelle

Speciale Bobbio Film Festival 2013




Colpi di Fulmine                    Neri Parenti  2012

Parlare di un film di Neri Parenti non
è facile, partendo dal fatto che è il
regista che ha fatto il più alto numero
di spettatori in Italia da sempre.
L'indiscusso principe dei cinepanettoni
ha messo insieme una pellicola in
due tempi. Uno con De Sica e 'altro con
Lillo e Greg. Tralasciamo il primo che
non si discosta dalle solite trame
nazional-popolare, il secondo è una gradita
sorpresa, ispirato e scritto bene, divertente
e mai banale, surreale ma al punto
giusto. La collaborazione Parenti-Lillo e Greg
crea un binomio nuovo pieno di aria fresca.
Attendiamo conferme.

1 stella

Speciale Bobbio Film Festival 2013




La bella addormentata     Marco Bellocchio  2012

Febbraio 2009 Luana Englaro muore
dopo 17 anni di coma e dopo una
battaglia estenuante da parte del padre.
Bellocchio non narra direttamente la
vicenda ma mette insieme quattro storie
che si intersecano con sottofondo la
storia di Luana. Nessuna presa di
posizione, nessun giudizio. Solo
un viaggio dentro quattro umanità
a loro modo straziate dalla vita e
alla ricerca di una speranza.
Un pugno di attori diretti benissimo
con in testa Maja Sansa fanno di
questo film intenso un'altra perla
aggiunta alla carriera di Bellocchio.

5 stelle

Speciale Bobbio Film Festival 2013




Miele     Valeria Golino  2013

Parlare di eutanasia non è facile
specie in Italia, la Golino, al suo
esordio dietro la macchina da presa,
riesce a mantenere la giusta distanza e
distacco. Miele aiuta a morire, dietro
compenso, con sistemi illegali dei malati
terminali, ma quando la richiesta viene
da qualcuno che vuole suicidarsi, và in crisi
ed inizia un percorso di redenzione.
Scritto e girato bene, ha anche il merito
di presentarci una Jasmine Trinca con una
sfumatura androgina veramente in palla e
convincente. Un esordio degnissimo per la Golino.

4 stelle

Stoker




Stoker                 Park Chan.wook  2013

Lasciatosi alle spalle la graffiante e abbrasiva
iconoclastia della trilogia della vendetta. Park
sbarca ad Hollywood con un thriller più pacato,
ma non meno irriverente. Un buon cast, con in
testa Mia Wasikowska perfettamente a suo agio
e sempre più brava, memorabile la scena del duetto al piano.
Per amanti di Park Chan-wook e a chi piacciono i gusti forti.

4 stelle

Holy Motors






Holy Motors                          Lèos Carax  2012

Da Cannes 2012 dove è stato
snobbato dalla giuria, arriva nelle
nostre sale l'ultimo lavoro del regista
de "Gli amanti di Pont-Neuf". Un uomo
viaggia per Parigi dentro una limousine ed
interpreta dei personaggi con dei copioni
prestabiliti ....
Carax filma una serie di installazioni. La macchina
da presa come testimone di eventi in divenire.
La messa in atto di gesti che danno il senso ad essi.
Quasi un film-installazione che non fornisce un senso
al mondo, ma lascia allo spettatore trovarlo.

5 stelle

No. I giorni dell'Arcobaleno - Pablo Lorrain 2012

Nel 1988 in Cile si svolse il referendum
prò o contro Pinochet. All'interno della
stessa agenzia pubblicitaria c'è chi lavora
per il si e chi per il no. Cronaca dei ventisette
giorni che hanno preceduto la vittoria del no.
Un film-documentario, se volete
vedere un piccolo capolavoro vedetevi
Tony Manero che resta la miglior cosa di Lorrain.

3 stelle

La Grande Bellezza - Paolo Sorrentino 2012


Jap passa le giornate tra feste e pensieri,
immerso in una Roma intima e spettacolare,
circondato da un'umanità lacerata e pusillanime.
Il film si sviluppa su tre registri: quello immaginifico 
di Jep, quello della farsa e quello comico. Nessuna
certezza, se non quella di essere vivi e di continuare
ad esserlo. La pellicola viaggia come un treno
fino a tre-quarti, poi si avvita su se stessa calando
di intensità proprio nel momento di affrontare
la relazione con il "religioso" e i personaggi
messi in scena. Vi è come una specie di pudore
che sfocia nell'incompiuto.


4 stelle

La Migliore Offerta







La Migliore Offerta                         Giuseppe Tornatore  2012

Anche i migliori fanno passi falsi, però
sarebbe il secondo dopo Baaria.
Una storia melensa, recitata al limite,
con dei luoghi comuni e imperfezioni.
Tutto poggia sulle spalle di Geoffrey Rush,
che sarà anche bravo, ma non può riempire
dei vuoti di soggetto e sceneggiatura. Da evitare
con cura. Ironia della sorte, Premio David di
Donatello 2013.

Gli Amanti Passeggeri





Gli Amanti Passeggeri               Pedro Almodovar  2013

Un aereo parte da Madrid, diretto in
Messico ma il carrello non si chiude.
A bordo finché si attende di atterrare,
si tiene a bada la paura con metodi "alternativi".
Commedia alla Almodovar, senza guizzi
o idee brillanti come ci ha abituati Pedro,
in passato. Senza lode o infamia.

2 stelle         

Il Lato Positivo





Il Lato Positivo                              David O. Russel   2012

A Jennifer Lawrence sono spariti gli zigomi e
sembra un robot. Detto questo buona 
l'interpretazione per la quale ha ricevuto un 
Oscar 2013. Commedia leggera e surreale che narra 
una storia d'amore fra due borderline.
Robert De Niro sempre uguale a se stesso.

3 stelle

Educazione Siberiana





Educazione Siberiana                       Gabriele Salvatores   2013

Il primo action-movie di Salvatores. Il primo tempo
ha un buon ritmo, nel secondo c'è un leggero
calo. Fotografato benissimo e diretto bene,
non è un capolavoro ma è ben confezionato.
Sappiamo tutti che John Malkovich è un grande
attore ma, quando ce lo farà vedere ?

4 stelle

The Sessions - Gli Incontri






The Sessions - Gli Incontri              Ben Lewin   2012


Mark è poliomelitico, costretto a vivere
in un polmone d'acciaio. Il sesso irrompe
nella sua vita, come affrontare questo tema ?
Quattro attori stellari, in primis William H. Macy 
nei panni di un prete inusuale ed Helen Hunt, 
nei panni della "terapista" per una commedia 
ironica, delicata, amancipata.

5 stelle